Il nuovo Codice della Strada 2024, approvato di recente, introduce diverse modifiche per aumentare la sicurezza stradale e inasprire le sanzioni per le violazioni più comuni. Ecco le principali novità:
1. Guida in stato di ebrezza o sotto stupefacenti: Le sanzioni variano a seconda del tasso alcolemico. Per livelli superiori a 1,5 g/l si rischia fino a 1 anno di arresto, multe fino a 6.000 euro e sospensione della patente fino a 2 anni. I recidivi devono installare l’“alcolock”, che impedisce l’accensione del motore se il tasso alcolemico non è zero. Per chi guida sotto l’effetto di droghe, le sanzioni possono portare al divieto di conseguire la patente per 3 anni.
2. Uso del cellulare alla guida: Sanzioni più severe con multe da 250 a 1.000 euro per la prima infrazione, sospensione della patente e decurtazione punti. In caso di recidiva, le multe arrivano fino a 2.588 euro.
3. Regole per neopatentati: Il periodo in cui non possono guidare auto potenti è esteso da 1 a 3 anni, con limiti di potenza aumentati a 75 kW/t o 105 kW totali. I minorenni colti a guidare sotto l’effetto di alcol o droghe dovranno aspettare i 24 anni per ottenere la patente.
4. Monopattini e biciclette: Obbligo di targa, assicurazione e casco per i monopattini elettrici. Devono circolare solo su strade urbane con limite di velocità inferiore a 50 km/h. Per le biciclette elettriche, il limite di velocità è di 30 km/h, e bisogna mantenere almeno 1,5 metri di distanza durante i sorpassi.
5. Autovelox: I dispositivi devono essere omologati e utilizzati solo in aree ad alta incidentalità. Non possono essere installati su strade con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h in città o 90 km/h fuori città.
6. Sanzioni per abbandono di animali: Se l’abbandono causa incidenti, le pene arrivano fino a 7 anni di carcere e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
Queste novità puntano a promuovere un maggiore rispetto delle regole e a ridurre gli incidenti. Il Codice entrerà in vigore ufficialmente nelle prossime settimane, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.